Govedì 23 Agosto alle ore 21 presso il Municipio di Costigliole Saluzzo, organizzato dalla A.T.Pro Loco di Costigliole Saluzzo con il patrocinio dell'Amministrazione comunale verra proposta una serata dedicata alle figure di Sacco e Vanzetti. Prenderanno parte Luigi Botta - storico del caso - e Giovanni Vanzetti - nipote di Bartolomeo Vanzetti. L'evento è promosso in collaborazione con la "Sacco and Vanzetti commemoration society", l'Istituto Storico della Resistenza di Cuneo e l'Associazione Cristoforo Beggiami Savigliano. Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, pugliese il primo e piemontese il secondo emigrarono negli Stati Uniti nel 1908. Vissero e lavorarono nel Massachusetts facendo i mestieri più disparati come consuetudine in quegli anni per gli immigrati, professando le loro idee socialiste di colore anarchico e pacifista. Nell’aprile del 1920 in un clima permeato da pregiudizi e da ostilità verso gli stranieri, furono accusati di essere gli autori di una rapina ad una fabbrica di calzature in cui rimasero vittime un cassiere e una guardia armata. Il processo istituito contro di loro non giunse mai alla certezza di provare accusatorie sicure, ma fu fortemente condizionato dall’ansia di placare un opinione pubblica furiosa e avvelenata dalla violenza. Dopo circa un anno di processo il 14 luglio 1921 furono condannati alla sedia elettrica. Sacco e Vanzetti ribadirono fino all’ultimo la loro innocenza, ma nonostante nel 1925 un pregiudicato si accusasse di aver partecipato alla rapina assieme ad altri complici; scagionando completamente i due italiani e nonostante appelli e manifestazioni di solidarietà e di richiesta di assoluzione da parte dell’opinione pubblica mondiale, la notte del 23 agosto 1927 Sacco e Vanzetti furono giustiziati sulla sedia elettrica. Nel 1977 dopo che il caso era stato più volte riaperto, il governatore del Massachusetts, Michael s. Dukakis, riabilitò le figure di Sacco e Vanzetti, scrivendo nel documento che proclama per il 23 agosto di ogni anno il S.&V. Memorial Day che “il processo e l’esecuzione di Sacco e Vanzetti devono ricordarci sempre che tutti i cittadini dovrebbero stare in guardia contro i propri pregiudizi, l’intolleranza verso le idee non ortodosse, con l’impegno di difendere sempre idiritti delle persone che consideriamo straniere per il rispetto dell’uomo e della verità”.